DDL di Bilancio 2024 Amplia Sostegno ai Lavoratori Notturni e Festivinel Settore Turistico e della Ristorazione

Il Disegno di Legge (DDL) di Bilancio per il 2024 mantiene la concessione di un trattamento economico aggiuntivo per coloro che svolgono attività lavorative notturne e per gli straordinari effettuati in giorni festivi, rivolto ai lavoratori del comparto turistico, alberghiero e delle terme. Una modifica importante riguarda l'estensione di questo beneficio anche ai dipendenti impiegati nei locali di somministrazione alimenti e bevande e nel settore della ristorazione.

Il Disegno di Legge del Bilancio per l'anno 2024 conferma il mantenimento del beneficio supplementare speciale, inizialmente stabilito dal Decreto Lavoro, destinato ai lavoratori impiegati nei settori turistico, alberghiero e delle terme. Tale beneficio si applica esclusivamente alle retribuzioni derivanti da attività lavorative notturne e da ore straordinarie svolte durante i giorni festivi.

Una modifica significativa nell'attuale versione del DDL è l'ampliamento dell'ambito di applicazione di questo beneficio, includendo ora anche i dipendenti operanti negli esercizi di somministrazione alimenti e bevande e nel settore della ristorazione, come definiti dall'articolo 5 della Legge 287/91.

Questa iniziativa appare come un riconoscimento ai lavoratori del settore che effettuano lavoro notturno e straordinario in giorni festivi, assegnando loro un credito d'imposta a carico del sistema fiscale generale, anziché del datore di lavoro.

Il progetto di legge prevede che dal 1° gennaio 2024 fino al 30 giugno 2024, i lavoratori interessati avranno diritto a un beneficio integrale speciale pari al 15% delle remunerazioni ottenute per il lavoro notturno e le prestazioni straordinarie in giorni festivi, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 66/2003. Questo vantaggio sarà accessibile unicamente ai lavoratori del settore privato che, nell'anno fiscale 2023, abbiano percepito un reddito da lavoro dipendente inferiore ai 40.000 euro.

Per accedere al trattamento integrativo speciale, è necessario che il lavoratore fornisca al proprio sostituto di imposta una dichiarazione scritta che confermi l'ammontare del reddito da lavoro dipendente ricevuto nel 2023, come riportato nella certificazione unica prevista dall'articolo 4, comma 6-ter, del DPR 322/98.

Il beneficio fiscale verrà applicato dal datore di lavoro in conformità alle normative fiscali vigenti.

Per implementare questa iniziativa, sono stati allocati fondi nel bilancio per un importo totale di 81,1 milioni di euro.

Ulteriori Dettagli sul DDL di Bilancio 2024

Di conseguenza, il Consiglio dei ministri ha optato per mantenere le disposizioni stabilite dall'articolo 39-bis del DL 48/2023 e ha deciso di:

- Prolungare il periodo applicativo a un semestre completo. Questo costituisce un chiaro segnale di supporto al settore turistico e alberghiero. Tuttavia, il limite di questa estensione al solo primo semestre del 2024 potrebbe suggerire una potenziale carenza di risorse finanziarie per sostenere l'iniziativa per l'intero anno, evidenziando una possibile restrizione di fondi da parte del Governo.

- Estendere l'ambito dei beneficiari. Nel semestre successivo, il trattamento integrativo speciale sarà concesso non solo ai lavoratori del settore turistico, alberghiero e termale, ma anche ai dipendenti degli esercizi di somministrazione e ristorazione, come identificati dall'articolo 5 della legge 287/91.

Il Decreto Lavoro, che è stato successivamente trasformato nella Legge 85/2023, aveva originariamente concesso ai lavoratori impiegati nei settori turistico, alberghiero e termale un beneficio aggiuntivo pari al 15%, limitato al periodo tra il 1° giugno e il 21 settembre 2023. Su questa disposizione è stato fornito un unico chiarimento amministrativo da parte dell'Agenzia delle Entrate, tramite la Risoluzione n. 51/E del 9 agosto 2023 e la circolare n. 26/E del 29 agosto 2023.

Cosa ci dice l’agenzia delle entrate

L'Agenzia delle Entrate ha specificato che il beneficio aggiuntivo è valido sia per le ore di lavoro straordinario durante i giorni festivi sia per il lavoro notturno, indipendentemente dalla coincidenza con i giorni festivi. Questa interpretazione si basa sulla relazione che accompagna il decreto lavoro. Anche se questa interpretazione è ragionevole, sarebbe stato preferibile avere ulteriori chiarimenti sul testo normativo per ridurre le incertezze tra gli operatori nell'applicazione del beneficio e nella definizione chiara delle voci salariali interessate.

Attualmente gli operatori devono attenersi alle definizioni fornite dal D.Lgs. 66/2003. L'articolo 1, comma 2, del D.Lgs. 66/2003 definisce il "lavoro straordinario", il "periodo notturno" e il "lavoratore notturno", delineando così l'ambito esteso dell'agevolazione per il lavoro notturno, ma un campo di applicazione più limitato per lo straordinario effettuato nei giorni festivi, data la loro limitata frequenza e la specifica qualificazione di parte dell'orario lavorativo in tali giorni come straordinario.

L'Agenzia delle Entrate ha inoltre precisato che per determinare il limite di reddito relativo all'anno precedente, che restringe il numero di lavoratori idonei a ricevere il credito fiscale, si devono considerare tutti i redditi da lavoro dipendente. Pertanto, anche i redditi ottenuti da attività lavorative al di fuori dei settori turistico, alberghiero e termale sono inclusi nel calcolo.

Infine, per facilitare il recupero delle somme erogate dai sostituti d'imposta, è stato istituito con la Risoluzione del 9 agosto 2023, n. 51/E, il codice tributo 1702, denominato "Credito maturato dai sostituti d'imposta per l'erogazione del trattamento integrativo speciale del lavoro notturno e straordinario effettuato nei giorni festivi – art. 39-bis DL 48/2023".

Quali criticità permangono

Nonostante le sue intenzioni positive, il credito fiscale introdotto presenta alcune problematiche che richiederebbero degli adeguamenti, specialmente se si prevede di mantenere questo meccanismo a lungo termine.

In particolare, il vantaggio economico offerto ai lavoratori dipendenti si rivela modesto, in particolare per quelli che effettuano solo lavoro straordinario nei giorni festivi senza essere coinvolti in attività lavorative notturne. Questa limitata entità del beneficio, specie in contesti lavorativi specifici, solleva la necessità di riconsiderare e aggiustare i criteri di calcolo per garantire una maggior equità e rispecchiare più fedelmente le condizioni reali di lavoro. Un altro elemento critico è la durata limitata della misura.

La sua efficacia temporanea solleva dubbi sulla sua sostenibilità economica a lungo termine e sulla sua capacità di incentivare adeguatamente i lavoratori nel lungo periodo.

Pertanto, è fondamentale una riflessione dettagliata per valutare la possibilità di rendere questo credito fiscale una soluzione più permanente e di lunga durata. In aggiunta, potrebbero essere necessari ulteriori chiarimenti per dissipare le ambiguità che permangono nell'applicazione della normativa.

Vantaggi Competitivi nell'Uso dell'Agevolazione Fiscale nel Settore Turistico e Ristorativo

L'impiego esteso del credito fiscale introdotto può offrire diversi vantaggi competitivi ai datori di lavoro nel settore turistico, ricettivo e termale, così come ai gestori di esercizi di somministrazione e ristorazione. Ecco alcuni di questi benefici che si potrebbero palesare salvo rendere la normativa più chiara ed inclusiva anche individuando qualche chance in più per coloro che non sono inclusi in tutte e due le casistiche (lavoro notturno e straordinario festivo:

1. Incremento dell'Attrattiva Lavorativa: L'agevolazione fiscale può rendere queste aziende più attraenti per i lavoratori. Offrendo un trattamento economico migliore per il lavoro notturno e festivo, i datori di lavoro possono attrarre talenti più qualificati e motivati.

2. Riduzione del Turnover: Un beneficio economico aggiuntivo per lavoro notturno e festivo può aumentare la soddisfazione dei dipendenti, riducendo il turnover. Questo comporta minori costi associati alla ricerca e alla formazione di nuovo personale.

3. Miglioramento della Produttività: Lavoratori più soddisfatti e motivati tendono a essere più produttivi. La possibilità di percepire un credito fiscale per il lavoro in orari non standard può aumentare la produttività dei dipendenti, portando a un miglior rendimento complessivo.

4.Immagine Aziendale Positiva: L'adozione di questa misura può migliorare l'immagine dell'azienda, mostrandola come un luogo di lavoro equo e attento alle esigenze dei suoi dipendenti. Questo può avere ripercussioni positive anche sulla clientela, che potrebbe preferire aziende con pratiche lavorative etiche.

5. Flessibilità Operativa: La disponibilità di un incentivo economico per il lavoro in orari atipici può facilitare la gestione delle risorse umane, consentendo una maggiore flessibilità nella pianificazione dei turni e nell'adattamento alle esigenze stagionali o periodiche del settore.

6. Miglior Bilancio dei Costi: Sebbene il beneficio sia a carico della fiscalità generale e non direttamente del datore di lavoro, questa misura può aiutare a bilanciare i costi associati al lavoro notturno e festivo, rendendo più sostenibile l'impiego di personale in questi orari.

7. Sostenibilità a Lungo Termine: L'uso di questo incentivo fiscale può contribuire a una maggiore sostenibilità economica per il settore, supportando le aziende durante periodi di alta domanda o di difficoltà economiche, come quelle legate a eventi straordinari o a crisi stagionali.

8. Compliance e Riduzione del Rischio: L'aderenza a questa misura dimostra il rispetto delle normative vigenti, riducendo il rischio di sanzioni o di contenziosi legati alle condizioni di lavoro, specialmente in un settore che spesso impiega lavoro notturno e festivo.

L'adozione estesa di tale agevolazione da parte dei datori di lavoro nel settore turistico, ricettivo, termale, e della ristorazione può tradursi in un vantaggio competitivo sostanziale, migliorando sia le condizioni lavorative che la sostenibilità operativa e finanziaria dell'azienda.

CdL Roberto Rossi

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Etichetta

Camerieri, Chef, Lavoro festivo, Pizzaioli, Ristorazione, Straordinari detassati, Turismo


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