HO SUPERATO LA SOGLIA!
ADESSO COSA ACCADE?
Nel 2023, è stata introdotta una novità interessante per i lavoratori che hanno figli a carico: una specie di "bonus" sotto forma di fringe benefit, cioè vantaggi extra su beni o servizi ceduti al dipendente, fino a 3.000 euro. Questo "extra" è stato reso possibile grazie a una modifica alla legge, che permette ai lavoratori di ricevere questi benefici senza che influiscano sul calcolo delle imposte e contributi fino ad una soglia di 3.000 euro.

Tuttavia, cosa succede se superiamo questa soglia di 3.000 euro? Facciamo un esempio: immaginiamo che un'azienda decida di essere particolarmente generosa e offra a un suo dipendente con figli a carico fringe benefit per un valore totale di 4.000 euro. In questo caso, l'intera somma di 4.000 euro, e non solo la parte che eccede i 3.000 euro, diventa soggetta ad imposte e contributi.
In pratica, non è come se solo la "parte extra" (nel nostro esempio, i 1.000 euro che superano il limite) venisse assoggettata ad imposte e contributi ma viene considerato l'intero valore dei fringe benefit, dall'inizio alla fine, come reddito imponibile.
Questo è un punto cruciale da tenere a mente.
Per chiarire meglio, ecco una tabella semplificata che mostra la differenza tra restare sotto e superare la soglia di 3.000 euro:
Fringe Benefit Erogati | Soglia di Esenzione | Parte Imponibile |
Fino a €3.000 | €3.000 | €0 |
€4.000 | €3.000 | €4.000 |
Quindi, se ricevete fringe benefit per un valore di 4.000 euro, tutta questa somma diventa imponibile.
E’ fondamentale per i lavoratori e per le aziende comprendere bene queste regole per evitare sorprese nella gestione delle imposte e dei contributi.
La generosità è sempre apprezzata, ma va esercitata con cognizione di causa.
CdL Roberto Rossi