LA NASPI E IL LICENZIAMENTO DISCIPLINARE
La NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego) è un'indennità di disoccupazione introdotta per tutti gli eventi di disoccupazione involontaria che si sono verificati a partire dal 1° maggio 2015. Questa indennità spetta ai lavoratori subordinati che hanno perso l'impiego in modo involontario, tra cui rientra anche il licenziamento per giusta causa.
Il licenziamento per giusta causa
Il licenziamento per giusta causa è disciplinato dall’art. 2119 del codice civile ed è l’atto con cui il datore di lavoro pone fine unilateralmente al rapporto di lavoro, a prescindere dalla volontà del dipendente. Questa è la forma più grave di licenziamento poiché dipende da un grave inadempimento posto in essere dal lavoratore.
Per essere legittimo, il licenziamento per giusta causa deve essere preceduto dall’attivazione dell’obbligatorio procedimento disciplinare, che include la preventiva comunicazione delle “contestazioni di addebito”, al fine di consentire al dipendente una adeguata difesa dagli addebiti formulati dal datore di lavoro.

La NASPI in caso di licenziamento per giusta causa
Anche il licenziamento per giusta causa, se ricorrono i requisiti necessari, dà diritto alla NASPI, poiché si tratta di una fattispecie di perdita involontaria del lavoro. Tuttavia, in questo caso la NASPI decorre dal 30° giorno dalla presentazione della domanda se presentata entro il 38 giorno dalla data del licenziamento.
Calcolo dell'importo della NASPI
L'importo della NASPI varia in relazione all'ammontare del reddito percepito nei quattro anni precedenti la domanda di disoccupazione. Se il reddito percepito è inferiore all'importo di riferimento stabilito dalla legge e reso noto ogni anno dall'INPS (1.352,19 euro per il 2023), l'importo della NASPI è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni. Se, invece, la retribuzione media è superiore all'importo di riferimento annuo, la NASPI è invece pari al 75% dell'importo di riferimento annuo sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e il suddetto importo.
Durata della NASPI
La NASPI viene corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni, fino ad un massimo di 24 mesi. Tuttavia, dopo i primi mesi, l'importo si riduce sulla base del meccanismo del décalage, ovvero una riduzione dell’importo mensile NASPI in misura pari al 3% al mese:
a partire dal sesto mese, per i lavoratori al di sotto dei 55 anni;
dall’ottavo mese, per i lavoratori che hanno compiuto 55 anni.
Quindi licenziamento per giusta causa, pur essendo una forma grave di licenziamento, non preclude il diritto alla NASPI, purché siano rispettati i requisiti necessari. Tuttavia, è importante ricordare che la NASPI in caso di licenziamento per giusta causa decorre dal 30° giorno dalla presentazione della domanda.
CdL Roberto Rossi